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Argo 60 Un seme è piantato

pubblicato il 29 Aprile 2023 da admin

ARGO 60

Un seme è piantato

Nella politica quel ch’è stato si ripresenta, fino ad un momento in cui nel futuro si renda possibile un nuovo modo di essere.

Questo in sintesi è stato il film visto nell’area politico-culturale del centrosinistra, mentre per due decenni si succedevano governi cittadini, in varie combinazioni, di area opposta. Una serie di accadimenti con identica modalità e dove mancava la capacità di portare a compimento, per le forze del centrosinistra, una proposta unitaria, capace di presentarsi alternativa.

Oggi, forse, la strada è tracciata. Non si potrà cogliere immediatamente il frutto del cambiamento ma il seme è stato piantato. Nessuno potrà tornare indietro. Perché ora è possibile una modalità d’azione politica che ieri non c’era. La coalizione raccolta intorno al candidato sindaco – Fabrizio Di Sauro – è consapevole di aver ingaggiato una “sfida” che, ora, è solo all’inizio. Lo sanno il Partito Democratico, Terracina Rinasce e il movimento Cinque Stelle.

Perché i cittadini comprendono che “La Città del possibile” non è solo il nome della coalizione, non è solo un Programma amministrativo ma una possibilità di “reale” cambiamento che potrà iniziare se la politica saprà dare di più e di meglio, oltre le cause strutturali del conflitto, dentro un orizzonte più ampio di quello che spesso assume come misura del proprio agire.

Perché non possiamo più subire una città “incompiuta”, dove si vive un eterno presente, senza memoria e senza un “pensiero” capace di indicare un futuro.

L’inganno

Il reale è da descrivere, non da costruire ingannevolmenteha scritto Merleau-Ponty in “Fenomenologia della percezione”. Qui, in verità, sono molti arruolati ad una costruzione dei fatti, spesso viziata dalla poco informazione, qualche volta dal puro inganno. E l’inganno per produrre gli amari frutti ha bisogno di menzogne, che hanno la veste di pseudo verità. Le quali invadono lo spazio “virtuale”,  sfruttano il pensiero dominante che quello sia il “vero” mondo, con sommo appagamento di coloro che scrivono e di quelli che leggono. L’irruzione, poi, di una campagna elettorale esalta oltre ogni limite la tendenza.

È vero che esistono casi individuali o di piccoli gruppi che  vanno valutati come “patologici”, e a scavar bene malefici, ai quali, però, non esiste risposta “ragionevole”. Ciò che vale la pena di sottolineare è la descrizione di un “reale” dal quale scompaiono i fatti. Come dalla frase-slogan scelta dal candidato sindaco del centrodestra:Disegniamo insieme una città nuova”.

In verità, se s’invoca un nuovo “disegno” della città si ammette che la città d’oggi tanto bene non pare riuscita. E si nasconde il particolare, non da poco, che i vari “disegnatori” – da oltre vent’anni –  provengono tutti dalla stessa “bottega”. Magari con una matita spuntata ovvero utilizzata per favorire gli interessi particolari, dimenticando regole, norme e trasparenza amministrativa, e che morale e politica, proprio come il bene individuale e collettivo, non sono antagonisti ma devono convergere, perché l’esperienza individuale e collettiva non si ascrive ad un tempo insignificante, al lasciarsi vivere e prendere il mondo com’è, ma ad un impegno pieno di cittadinanza.

 

di Armando CITTARELLI




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